il problema
Quante volte le cose non vanno come vorremmo.
C’è sempre un dislivello a volte frustrante fra l’obiettivo sportivo (vittoria o divertimento che sia), i metodi dell’allenamento e la reale prestazione in gara.
Più in generale nella vita c’è sempre una divergenza fra quello che vorremmo ottenere, i modi di fare e di prepararci e il comportamento che teniamo nelle situazioni reali.
Se le cose non vanno c’è rabbia, se vanno c’è gioia, ma subito paura di perdere il risultato o per l’incombere di un nuovo obiettivo, in entrambi in casi c’è tensione, incertezza, fatica.
Molti allenano mente e corpo con metodi e protocolli NON interattivi e soprattutto NON conoscono l‘energia.
Tanti pensano che sia solo l’aspetto emotivo quello da gestire e NON conoscono e NON lavorano sulle virtù e sulle facoltà spirituali che sono molto più radicali e potenti.
In troppi non sanno coltivare le intenzioni che sono preliminari alle decisioni e non sanno osservare al di là della superficie per poter individuare il reale potenziale della situazione
In che rapporto sei con te stesso? Con il tuo corpo? Con la tua mente? Ti stimi? Ti esalti e poi ti abbatti? Ti senti sconfitto prima di inziare?
Spesso ci ci allena bene, ci si prepara con criterio e ci si sente in equilibrio apparente, poi al momento della prova tutto crolla e non si riesce a gestire la criticità in gara o nelle prove della vita sembrano insormontabili.
Allora la palla decisiva non sarà più un problema, l’incertezza sarà momentanea, l’equilibrio sarà una esperienza dinamica pronta in ogni circostanza, l’interiorità sarà fonte di luce e di energia e non di fragilità.
Se ti sei incuriosito di questo cambio di prospettiva, anche se lo hai capito poco, vai alla prossima pagina per scoprire la Via.
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